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88 pensieri e discorsi

Tristano continua e conclude; “Se mi fosse proposta da un lato la fortuna e la fama di Cesare e di Alessandro netta da ogni macchia, dall’altro di morir oggi, e che dovessi scegliere, io direi, morir oggi, e non vorrei tempo a risolvermi„.

L'amico tace. Ma ogni lettore di Giacomo Leopardi si sente a questo punto di prendere le parti di quel freddo personaggio di giudizio, e parlare al poeta. Io voglio parlare per lui. Il poeta è presente nell’opera sua, usque recens. Voglio parlare al poeta, e dirgli:


I.


— O Tristano, o tetro amante della morte, sei tu davvero così morto spiritualmente come affermi? è vero proprio che in cotesto desiderio di morte, non ti turbano più, come solevano, la ricordanza dei sogni della prima età e il pensiero d’essere vissuto invano?

Altra volta ciò ti parve, o Tristano, e il cuore ti parve perduto e morto, incapace di provare pure il dolore. Quella volta non potevi nemmeno più piangere la sparizione degl’inganni primi, dei dolci inganni, delle vaghe immagini. La tua vita era un deserto allora, come ora. La dicevi allora spogliata, esanime. Mancavano allora

                        all’anima
Alta, gentile e pura,
La sorte, la natura,
Il mondo e la beltà;

sapevi che l’infelicità umana era immedicabile, che la natura era sorda e nemica, che gli uomini non ti