Pagina:Periodi istorici e topografia delle valli di Non e Sole nel Tirolo meridionale (1805).djvu/51

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tate, dare il possesso del temporale dominio al Cardinale Principe Vescovo, lo che fu eseguito in Innsbruck il dì 15 Settembre 1578.

Tra queste vicende ci fu un flagello funestissimo, cioè la peste, la quale secondo il Muratori negli Annali all’ anno 1575 penetrò in Trento, e continuò l’ anno seguente, e si dilatò nella Lombardia. Non v’ è però memoria alcuna, che sia passata nell’ Anaunia. La peste fu di nuovo in Trento l’anno 1630, per cui fu eretto un pubblico Lazzaretto nel prato della Badia. Ma, come il Vescovo e Principe Carlo Emmanuele Madruzzo abbandonata la città si trasferì colla sua corte in Nan, castello della Val di Non, ed ivi dimorò piu di un anno, 1 convien credere, che anche questa volta l’ Anaunia ne sia stata preservata. Le precauzioni giovano a preservarsene.

Il P. Gregorio di Valcamonica, scrittore di que’ tempi, oltre il farci sapere, che in Valcamonica per lo spazio di sette mesi fu grande mortalità, dice, che a’ 24 Giugno 1629 furono poste le guardie a Montarolo, Ponte di Legno, ai passi di Monte Tonale, e Gavia, e che Vione, e Vezza colle loro pertinenze per la diligente custodia de’ passi rimasero intatti da questo spaventoso flagello. 2 A proposito di queste guardie il detto scrittore narra un curioso fatto. Caduto un fulmine ammazzò la guardia sul Monte Tonale, ed appiccò fuoco al casino, in cui abitava. Questo cagionò un vicendevole all’ arme tra i tedeschi, e veneti; finchè scoperto l’ accidente occorso ogni rumore si calmò.

Ma per ritornare all’ istoria de’ Principi, Ferdinando Carlo Arciduca d’ Austria, e Conte del Tirolo ritrovandosi in Caldaro, dove si divertiva nelle caccie, fu colto da acuta febbre, per cui in una locanda pagò il comune tributo de’ mortali nella fresca età di anni trentaquattro e sette mesi l’ anno 1662. 3 Non avendo esso lasciato figliuoli maschj, gli succedette Francesco Sigismondo di lui fratello minore nato li 28 Novembre 1630, il quale tra le altre prebende ecclesiastiche a’ 7 Febbrajo 1659 era stato nominato anche al Vescovato di Trento, di cui non ottenne veramente la conferma da Roma, 4 ma bensì nel seguente anno il temporale dominio che esercitava per mezzo de’ suoi vicarj. Attesa la morte del fratello, li 28 Maggio 1665 rinunziò il Vescovato, e a’ 5 Giugno dello stesso anno sposò Marta figlia del Conte Palatino di Sulzbach. Ma dopo venti giorni venne a rapirlo la morte il dì 25 del predetto mese, e in esso si estinse la linea austriaca de’ Conti del Tirolo. Abbiamo nelle Valli un documento, che

  1. Monumenta Eccles. Trident. pag. 227.
  2. Pag. 625. dell’ opera citata nell’ Introduzione.
  3. Conte Brandis Lib. I. pag. 277. Egli pubblicò la sua opera del Tirolo l’ anno 1678 stampata in Bolzano. In Caldaro esiste una Inscrizione tedesca col ritratto dell’ Arciduca, che tradotta in italiano è la seguente: "Ferdinando Carlo Arciduca d’ Austria nato in Innsbruck li 17 Marzo 1628, morto li 26 Dicembre 1662 nell’ osteria appresso il cavalletto bianco nell’ età di 34 anni e 7 mesi."
  4. Monumenta Eccles. Trident. pag. 235.