Pagina:Poemi conviviali (1905).djvu/89

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la nave in secco 69

prima di addurre i due cavalli al giogo.
E venuto alla prua rossa di minio,
sopra la sabbia vide assisi in cerchio
i suoi compagni, tutti volti al mare
tacitamente; e si godeano il sole,
e la primaverile brezza arguta
s’udian fischiare nelle bianche barbe.
     Sedean come per uso i longiremi
vecchi compagni d’Odisseo sul lido,
e da dieci anni lo attendean sul mare
col tempo bello e con la nuova aurora.
E veduta la rondine, le donne
recavano alla nave alte sul capo
l’anfore piene di fiammante vino
e pieni d’orzo triturato gli otri.
E prima che la nuova alba spargesse
le rose in cielo, essi veniano al mare,
i longiremi d’Odisseo compagni,
reggendo sopra il forte omero i remi,
ognuno il suo. Poi su la rena assisi
stavano, sotto la purpurea prora,
con gli occhi rossi a numerar l'ondate,
ad ascoltarsi il vento nelle barbe,
ad ascoltare striduli gabbiani,
cantare in mare marinai lontani.
Poi quando il sole si tuffava e quando
sopra venia l’oscurità, ciascuno
prendeva il remo, ed alle sparse case
tornavan muti per le strade ombrate.