Pagina:Poesie (De Amicis).djvu/213

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Seguo il vol d’un insetto,
L’odor d’un’erba aspiro,
Scendo, risalgo, giro.
M’arresto ad ogni tetto,...

Poi, di sudore asperso,
A casa mia ritorno,
E par che a me dintorno
Sorrida l’universo;
E se non feci un verso
In tutto il santo giorno,
Non me ne importa un corno,
Il tempo non l’ho perso.

No; tra le messi e i fiori.
Tra quei ridenti aspetti
Fo meglio che sonetti
Da dare agli Editori!
S’apre il mio cor, gli umori
Si fan più vivi e schietti.
S’innalzano gli affetti,
Svaporano i rancori.