Pagina:Poesie varie (Pascoli).djvu/163

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dal 1896 141


Ma sentì caldo un bacio sulla fronte...
era il suo cane, il cane ch’ora al monte

seguiva Abele ed ora al pian Caino.
20Egli ululò, gli si adagiò vicino,

lambiva gli orli della sua ferita,
abbaiò verso la fuggente vita...

Abel morì. La voce del suo sangue
24gridò. Gridava intorno al morto esangue,

al morto primo, aperto gli occhi spenti.
Gridare il serpe se la udì tra i denti.


ii


E l’altro andava là dond’esce il giorno,
28solo, e più nulla si vedeva intorno.

Egli vedeva le sue mani sole;
e il maledetto andava incontro al sole.

La notte disse: Non assai tu vedi?
32La nera terra gli fuggiva i piedi.

Non si volgeva, perchè là tra nubi
splendeano in fiamma spade di cherubi.

Non si volgeva, perchè il sangue... Oh! esso
36prima gridava, ora piangea sommesso.

Giunto era il grido fin a Dio soltanto:
alla sua madre giungerebbe il pianto.