Pagina:Primi poemetti.djvu/143

Da Wikisource.

GRANO E VINO


i


“Oh! il campetto con siepe e con fossetto!
Nel verno io voglio, ch’io non son cicala,
3il mio grano con me sotto il mio tetto.

Il buon odor di pane che si esala
da quel brusìo di mille chicchi d’oro,
6quando il mio mucchio muovo con la pala!

Caro il mio grano! Quando il mio tesoro
mando al mulino, se ne va, sì, questo;
9ma quello nasce sotto il mio lavoro.

Io le mie braccia, Dio ci mette il resto.
Me ne sa male; ed ecco che ogni staio
12che mando, dice: - Mandami: fo cesto;

mandami: imboccio. - Io mando al buon mugnaio.
- Mandami: impongo; mandami: rassodo. -
15Poi, quando nulla resta nel solaio,

l’ultimo dice: - To’ la falce: a modo! -