Pagina:Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi.djvu/16

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viii prefazione.

Raimondo nondimeno egli comparte intere quelle lodi che va parcamente misurando ad altri valenti italiani, di alcuni de’ quali neppur fa menzione.

Se per altro da questo e da quello storico si può ritrarre alcuna cosa che si riferisca alla vita militare del generale Raimondo Montecuccoli, e più ai casi avvenuti al tempo suo, sono i documenti inediti quelli che conservaronci moltissimi particolari circa la vita intera e le imprese di lui. Emendano essi altresì alquanti errori cronologici ne’ quali incorsero i più degli storici. E di cotali documenti abbonda l’archivio di stato in Modena, che fu degli Estensi, i quali a tutt’agio potei consultare mercè della gentile annuenza del cavalier Giuseppe Campi, e del degno suo successore nella direzione di quell’archivio, cavalier Cesare Foucard. Una cura particolare si presero già i duchi di Modena nel secolo XVII di tenersi informati di quanto risguardava quel famoso suddito loro: i diplomatici pertanto ch’ei mandavano a Vienna, spesso diedero conto ne’ lor dispacci di ciò che veniva egli operando. Chi poi vorrà leggere queste storie, vedrà come siano essi benemeriti della biografia del general modenese. Il conte Ottavio Bolognesi, tra essi, merita più specialmente la riconoscenza nostra pel molto ch’egli ebbe a riferire intorno a lui, del quale fu amico vero, durante i sedici anni da lui passati come ministro estense a Vienna. Nè solo per codesto motivo ben meritò egli della storia, ma perchè ci lasciò ricordo di molte cose pertinenti alla corte imperiale, ai generali e agli uomini di stato coi quali fu in relazione. Dai diplomatici modenesi e dagli storici italiani contemporanei, troppo poco consultati dai nostri insino ad ora, e meno poi dagli stranieri, trarremo materiali per estenderci alquanto sulla Guerra dei trent’anni, più