Pagina:Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi.djvu/32

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4 raimondo montecuccoli [parte i.]

quella transazione confermata e modificata di comune accordo; il che ebbe luogo nel 1586.

Militarono pe’ veneti Giulio, Ottavio, Ippolito e Sigismondo; e quest’ultimo avendo avuto non so che ufficio pel papa Pio V in Avignone nel 1566, passò poscia capitano di lancie in Francia ove, secondo è notato in un albero genealogico della famiglia, ebbe Carpentras in governo. Aveva egli fatto, forse nell’allontanarsi dall’Italia, il suo testamento nel 1572, come tre anni di poi lo fecero Giulio e Costanzo, e di ciò ebbi notizia da un registro dei documenti dell’archivio Montecuccoli in Modena. Più rinomanza ancora de’ fratelli si procacciò Massimiliano or ricordato, combattendo in Francia sotto la disciplina del celebre Emanuele Filiberto di Savoia, che le insegne dell’ordine suo de’ SS. Maurizio e Lazzaro gli conferì.

Da Fabrizio e da Paola Stavoli (reggiana, secondo credo) che lungamente si tenne egli a concubina, senza che forse mai la sposasse, nasceva Galeotto nel 1570, come da un necrologio modenese apparisce, che ci verrà a suo luogo citato, e fu poi nel 1581 dall’imperator Rodolfo legittimato. Giovanissimo esser doveva Fabrizio allorché questo figlio gli nacque, se errato non è l’anno in che il catalogo dei documenti Montecuccoli segna un lustro più tardi il conferimento a lui della laurea dottorale. Una lettera di Fabrizio che vidi nell’archivio di stato, già degli Estensi, fa prova che né egli pure, quantunque negli studi versato, dai pregiudizii andasse immune che erano proprii del tempo suo. Narrava infatti in quella lettera al duca di Ferrara come gravemente infermatasi certa sua donna (la Stavoli) dalla quale aveva avuto due figli, la fece egli esorcizzare da un frate che dietro traevasi due indemoniati; ed uno di questi del maleficio operato in colei incolpò la moglie del fratello suo Fulvio, consenziente esso al misfatto, oltre l’aver dato opera acciò venisse il frate espulso dal Frignano. A parare il qual colpo essendo esso Fabrizio volato a Modena, trovò al suo ritorno affatturato uno de’ suoi figli e tre servi