Pagina:Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi.djvu/50

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e come perdesse il favore che amplissimo godeva presso il duca Francesco I; ripristinata poi la fortuna della sua casa da Giambattista suo primogenito, compagno d’arme in gioventù di esso duca, del quale fu poscia mastro di camera e inviato straordinario in Germania, padre esso di Ercole prode generale nelle armate imperiali, che morì comandante militare della Lombardia, come a suo luogo accenneremo. Quelli poi che, oltre al marchese Francesco, in maggior relazione ebbero a ritrovarsi con Raimondo furono i cugini suoi Girolamo ed Ernesto, il gesuita Carlo Antonio e Giambattista suo fratello or nominato. Di tutti avremo a favellare più oltre, ma di Ernesto ci conviene tener parola sin d’ora per ricordare le prime sue prove nella carriera militare alla quale avviar doveva il cugino Raimondo.

Nacque Ernesto nel 1584, come da una lettera di Raimondo si ritrae, probabilmente in Montese feudo di Girolamo zio di suo padre, il qual ultimo sappiamo aver passato in quel castello molta parte di quell’anno . Erano i genitori suoi, il conte Alfonso da noi già ricordato ed Isabella de Golgin; che Isabella d’Austria, vedova di Carlo IX re di Francia, della quale fu damigella, gli dette in isposa allorché al servigio di lei come cavallerizzo maggiore, e più come confidente suo, a lungo dimorò in Praga . E fu Ernesto tenuto al sacro fonte dalla regina Isabella e dal cardinal d’Este, che rappresentar si fece da Vincenzo Manzoli, mentre delegò la regina quell’incarico al conte Ercole Montecuccoli. Discendeva quel ramo de’ Montecuccoli da Bersanino fratello di Frignano antenato di Raimondo, ed era perciò quest’ultimo cugino, benché non in primo grado, di Alfonso. Che se Raimondo negli Aforismi chiamò suo zio Ernesto (nel che fu poi da più storici seguitato, ma non