Pagina:Rime (Cavalcanti).djvu/50

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perchè, pur essendo tutti ad esso anteriori per l’età, ne differiscono per alcune lezioni importantissime1 e nelle differenze la forma assunta dal Verino appare più pura, perchè controllata da codici del gruppo avverso per la divisione del verso 44.

Resterebbero M’a, M’ b, Vc2, Cap¹, dei quali dobbiamo escludere i due primi per la variante del v. 53 del tutto arbitraria, pur essendo M’a del maggio 1509 e quindi anteriore ad Mn. L’esame delle varianti di Vc porta a conclusioni simili. Questo codice, unico nel gruppo, porta al v. 65: ben aude in forma, - mentre gli altri dànno: ben aude forma - e serba continue traccie di correzioni, nelle quali è palese lo studio di ridurre la lezione arbitraria originale più simile a la lezione data dalla maggioranza dei codici4, tranne in un unico luogo, ove anzi è modificata5. Si potrebbe credere che queste correzioni fossero opera del Colocci stesso e dovremmo quindi ammettere che il codice fosse completo, come oggi lo abbiamo, prima del 1537 od al massimo prima del 1549, anno in cui morì il Colocci: nel qual caso non si saprebbe come spiegare una revisione del Verino su questo codice, che con ogni probabilità non si mosse da Roma prima di entrare nella Vaticana e dopo essere uscito da le mani del suo ordinatore. Se poi si ammette che le correzioni, e forse anche la prima trascrizione della canzone, sieno state fatte dopo la morte del Colocci e sieno opera di ignoti, a minor ragione si potrà credere che prima del 1566 il Verino potesse averle sott’occhio, onde servirsene per la sua interpetrazione, non poten-

  1. Esempi: v. 12 - l’essenza poi e ciascun movimento. — Ver.
                                   l’essenza poi e ciascun suo movimento. — Mg, Mh.
                        v. 34 - discerne male in cui è vizio amico. — Ver.
                                    discende male in cui è vizio amico. — Mg. Lk.
  2. Rappresenta una copia del Vat. 3793 fatta fare dal Colocci, la cui biblioteca andò dispersa durante il sacco di Roma nel 1537 (cfr. De Nolhac - La biblioteque de F. Orsini). — Affermò il prof. Ercole che la canzone del Cavalcanti vi si trova nella seconda parte. Essa invece è a f. 2 ed il nome del nostro non appare negli indici. Parrebbe quindi ch’essa fosse stata aggiunta più tardi, non essendo nemmeno compresa fra le rime del Vat. 3793.
    Il codice appare compilato da due mani: ma ciò non ha grande valore per noi, perchè la prima mano riappare fra le ultime carte e, ciò che più vale, la seconda mano si trova in un indice che è in principio. Le due mani furono dunque contemporanee e, se pur si deve ammettere che le prime carte, aventi traccia di una numeratura antica fino ad 80, sieno un fascicolo aggiunto a parte alla copia del Vat. 3793, è certo che esso entrò ben presto a far parte dell’organismo attuale del codice.
  3.           ed al presente conoscente chero. — Ver.
              ed al presente chi no ’l sente chero. — M’a, M’b.

  4. v. 1 - pur ch’io — correzione interlineare - cui — corretto in margine - perchio.
     » 8 - sanza           - corretto interlinearmente - senza.
     » 12 - a ciascun   -       »                      »              - e ciascun.
     » 16 - formato     -       »                      »              - fermato.
     » 34 - discende    -       »                      »              - discerne.
     » 42 - et simil      -       »                      »              - a simil.
     » 55 - trovarmi    -       »                      »              - trovarvi.
  5. Al v. 9 - provare - corretto in margine in - mostrare.