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compendio storico di quindici zecche italiane 493

Papi corrispondono alla fama del secolo di Leone X che li vide nascere; che le due nostre minuzie della metà del 1400 non valgono la pena d’essere nominate; e che ognun può immaginare le rozze fatture del 1200, fra le quali una ve n’ha, rimarcabilissima, detta il nummo vittoriato, con ritratto di Federico II, di cui non può darsi, nè vi è, cred’io, in tutta la numismatica italiana del medio evo, cosa più deforme.

Riguardo al secondo punto è da sapersi, che la lira imperiale, creata da Federico Barbarossa nel 1163, e fatta nostra propria nel 11851, trovavasi in corso al principio del secolo XIII in Parma; allorchè, apertasi la zecca colla battitura dei danari del re Filippo, nacque la lira parmigiana della forza di solo 1/3, che corse, come da noi la terzola, frammischiata all’altra. Sotto i Visconti e gli Sforza la moneta legale fu l’imperiale di Milano, siccome manifesto è che doveva succedere. Lo provano le carte tratte dagli archivi dal benemerito Affò, e lo dimostra l’eguale tassazione del fiorino d’oro nelle due città2.


  1. Capo XXI.
  2. Dall'epoca in cui scriveva il nostro Autore, molto nuove monete di Parma vennero alla luce e furono illustrate da valenti numismatici. Ne citeremo una sola, per noi importante, come quella che ha relazione coll’assunto del nostro Autore, essendo moneta battuta da un Visconti Signore di Milano e di Parma.
    Intendiamo parlare della moneta parmense di Bernabò Visconti, pubblicata la prima volta dal Pallastrelli nel 1856, e poi inserita (1864) nel I Volume della Rivista numismatica italiana dell'Olivieri. Per tal modo la serie delle monete battute da principi milanesi a Parma, anzichè da Francesco I Sforza, comincerebbe da Barnabò Visconti. Per altre monete importanti di Parma, pubblicate nell’ultimo triennio, rimandiamo i nostri lettori alle opere citate nel nostro Saggio di bibliografia e specialmente agli interessanti studî corredati di tavole e pubblicati da Michele Lopez nei Volumi I, II e III del Periodico di numismatica e sfragistica dello Strozzi, e portanti il titolo: Aggiunte alla zecca e moneta parmigiana.

    (F. ed E. G.)