Pagina:Satire di Tito Petronio Arbitro.djvu/259

Da Wikisource.



FRAMMENTI


DI PETRONIO IL SATIRICO



I.


Scintillano i tuoi grandi occhi lucenti
Siccome stelle, e par di rose il collo
Mollemente cosperso: più dell’oro
È fulgida la chioma, e dilicate
5S’infiorano d’un letto le tue gote
Color vermiglio, e il sangue con il latte
Purissimo commisto, il largo petto
A te ricolma. Ogni bellezza, o cara,
Di posseder t’è dato, onde una diva
10T’appalesi in sembiante, e con l’eletto
Etereo magistero di tue forme
Ne fai la bella Venere men bella.
La tua man pare argento, e con le molli
Dita versi lo stame, onde ne traggi
15Seriche fila. Il vago piè non calca
Minuta ghiaia, e scellerata cosa
Saria che t’offendesse aspro terreno
La molle pianta: e se sovresso i gigli
Tu movi il piè, sotto il tuo lieve incarco
20Ei s’incurvano appena. Altre donzelle