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Io dal padre l’ottenni; io il volli; io, presa
Di sue virtudi. Egli il sospir mio primo,
Il mio pensier nascoso; ei la mia speme
80Era; ei sol, la mia vita. In basso stato
Anco travolto, in povertà ridotto,
Sempre al mio cor giovato avria più David,
Ch’ogni altro re, cui l’oríente adori.

SAUL

Ma tu, David, negar, combatter puoi
85D’Abner le accuse? Or, di’: non ricovrasti
Tra’ Filistei? nel popol mio d’iniqua
Ribellíone i semi non spandesti?
La vita stessa del tuo re, del tuo
Secondo padre, insidíata forse
90Non l’hai più volte?

DAVID

Ecco; or per me risponda
Questo, già lembo del regal tuo manto.
Conoscil tu? Prendi; il raffronta.

SAUL

Dammi.
Che veggio! è mio; nol niego.... Onde l’hai tolto?...

DAVID

Di dosso a te, dal manto tuo, con questo
95Mio brando, io stesso, io lo spiccai. — Sovvienti
D’Engadda? Là, dove tu me proscritto
Barbaramente perseguivi a morte;