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372 sotto il velame

vista della mente.1 Essi, mal vedendo, credono che lo arretrare sia un avanzare. Un’altra volta esclama:2

               Or superbite e via col viso altiero,
               figliuoli d’Eva, e non chinate il volto,
               sì che veggiate il vostro mal sentiero!

E qui non vedono il mal sentiero, perchè tengono gli occhi in alto. O non alzò le ciglia Lucifero? O non è tutta la superbia nell’extollentia oculorum?3

Orbene, dove li avrebbe condotti il mal sentiero, la via torta per la quale si avviavano con ritrosi passi?

È di marmo candido il duro pavimento; non è il gelo di Cocito, ma assomiglia. Guardate. Eccovi Lucifero, Briareo, i Giganti, Nembrotte. Ma son traditori codesti! Traditori, cioè superbi. Nè gli altri esempi contradicono. Aragne e Niobe sono pur colpevoli contro Dio. E che dice l’esempio di Saul? “Dominus recessit a me„.4 E che dice l’esempio di Roboam? Dice che “aversatus fuerat eum Dominus„.5

La superbia di Sennacherib punito dai figli mediante un parricidio, si esplica nell’avere alzata la sua voce e i suoi occhi contro il santo d’Israele.6 E Oloferne è superbo perchè volle mostrare che non c’era altro Dio che Nabucodonosor.7 E il superbum Ilium era certo dal Poeta interpretato nel senso che per gli antichi spergiuri era inviso agli Dei. Non vi sono tra quelli esempi, se non quelli di Ciro e di

  1. Purg. X 122.
  2. Purg. XII 70 segg.
  3. D. Bern. de nat. Dom. Sermo III et al.
  4. Reg. I 28.
  5. Reg. III 12.
  6. Reg. IV 19.
  7. Iud. VI.