Pagina:Sotto il velame.djvu/421

Da Wikisource.

l'altro viaggio 399

abbiamo veduto, che l’incarco di laggiù gli pesava anche nella cornice superiore. E Virgilio, mentre tutti e due andavano leggieri, dice al suo discepolo:1

                              Volgi gli occhi in giue:
               buon ti sarà, per tranquillar la via,
               veder lo letto delle piante tue.

E il duro pavimento, nel quale Dante deve fissarsi, e che è storiato di superbia punita, somiglia a pietra di sepolcro, che infonde salutare timore.

Ma il paternoster qui recitato, nella prima delle sette cornici, attesta più generalmente il possesso dei sette doni. Invero il mistico Ugo dice che quella orazione contiene sette petizioni contro i sette vizi, alle quali petizioni rispondono i sette spiriti.2


XI.


Ora è ben giusto che nel paradiso siano dati i premi che sono annunziati nel purgatorio. E così le sette beatitudini si trovano lassù. E ragionevole pare che siano lassù anche i doni, perocchè “perfettissimamente saranno in patria„, come afferma S. Tommaso seguendo S. Ambrogio. In Gerusalemme, città di Dio, lo Spirito Santo scorrerà “fervido per lo sbocco delle sette spirituali virtù„.3 Il dono della sapienza che corrisponde alla beatitudine del cuore purificato dal fuoco, è quello che dà la visione e il paradiso. Dante ascende con gli occhi fissi in quelli

  1. Purg. XII 13 segg.
  2. Hugo de S. V. De quinque sept. III e IV.
  3. Summa 1a 2ae 68, 6.