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Di maggiore eleganza è il candelabro nurn., 2, trovato poco anzi a Volterra, ed oggi esistente nella Galleria di Firenze. Il suo fusto scanalato e svelto con bella proporzione posa su di un piede formato da tre cosce e gambe umane calzate, in mezzo alle quali si frammettono per ornato alcune palmette: una piccola volpe insegue un galletto lungo il fusto, terminato in cima da un grazioso catino, dove si abbeverano quattro colombe.

Ecco la un giovine Satiro o Sileno armato del suo pedo pastorale, che il valente artefice fece servire di piede all’arnese num. 3: egli preme col suo bastoncello un serpe comparso nell’atto ch’ei coglieva un fungo; e per ucciderlo scaglia con tutta sua possa un sasso contro di quello. Posa sul capo del Satiretto un grazioso fusto fatto a spire; , lungo il quale giace un cane, e alla cima del fusto sorge una Sirena alata al dosso, che sollevando le braccia reggeva il piatto dove sì metteva la lucerna. — Pr. di Canino.

Al di sopra di un carretto a quattro mobili ruote num. 4 j e di più guernilo d’ allrctlauli leoncini giacenti, sta ritto in piedi un giovane ermafrodito di belle forme, o Bacco slesso, con armille alle braccia e monile al collo. Egli reg^e sul capo a guisa di Telamone una coppUj ove ardeva la lucerna. — Pr. di Canino.

Tre piedi leonini alali, posanti sopra altrettante tartarughe terrestri, formano la base di questo arnese num. 5. Al di sopra un giovine androgino di fattezze