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Parte III. Libro III. 197

Scriberis Vario, fortis & hostium Victor, Mœnio carminis aliti119 . Emilio Macro Veronese di patria scrisse in versi dell’erbe, de’ velenosi serpenti, e degli uccelli. Di lui parla Ovidio:

Sæpe suas volucres legit mihi grandior ævo;
Quæque nocet serpens, quæ iuvet herba, Macer120

Intorno a questo Poeta più cose si posson vedere presso il M. Maffei121. Vuolsi però avvertire, che un Poemetto su tale argomento, che ora abbiamo sotto il nome di Emilio Macro, è di autore assai 119 più recente, come osserva lo stesso Marchese Maffei. Di questi tempi fu pure C. Pedone Albinovano. Vuolsi da alcuni, che a lui appartengano tre Elegie inserite ne’ Cataletti attribuiti a Virgilio, e che separatamente ancora sono state stampate sotto il nome di Albinovano, e fralle altre edizioni in quella di Amsterdam l’anno 1703 colle note di Teodoro Goral, ossia di Giovanni le Clerc, che sotto un tal nome si ascose. Ma altri vogliono, che sian di tempo e di autor posteriore122 . Egli avea ancora composto un Poema, rammentato da Ovidio123 sulle azioni di Teseo, e più altre Poesie. E finalmente Cornelio Severo, a cui molti attribuiscono il poemetto intitolato Ætna, stampato in alcune edizioni colle Poesie di Virgilio, in altre co’ Cataletti, e separatamente nella mentovata edizione di Amsterdam124. Ma di questi meno illustri Poeti basti il detto fin qui. Più copiose notizie se ne potranno avere da chi le desideri presso i due più volte citati autori, dico il Fabricio e il Vossio, e presso il Funccio nell’erudita sua Storia della Virilità della lingua Latina.

XXIX. Più a lungo ci tratterrà P. Ovidio Nasone, di cui abbiam differito a parlare finora, perché, quantunque egli fiorisse a’ tempi di Augusto, toccò nondimeno ancor qualche parte di que’ di Tiberio. Ci ha fatto egli stesso nell’ultima Elegia del libro IV delle sue Poesie scritte in tempo del suo esilio, e da lui perciò intitolate Malinconiche, ci ha fatto, dico, un sì esatto racconto della giovanile sua vita, che appena ci rimane a esaminare cosa alcuna. Io ne farò qui un breve compendio, che non abbisogna di pruove, perciocché tratto dalla medesima ElegiaElogia - — ^ (ij De Pònto Kb. IV. El X. ftf De Ponto L. TV. EL X; (x) i.oc cit. • f 5 ) V. Fabric loc cit. p; 260., le* (>) V, Fabr. Bibl lht. t. I. p; 263. Clerc loc. xit. p«201. Perr. Bemb.. de* & le Clerc Biblioth. Choifie t. L p..135.. iEtna,, &c^