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Storia di una Capinera 121

ciata, vorrei bevermi questo vento freddo, vorrei godermi quei fulmini, quella tempesta che urla, che si contorce, che geme come me. Se mi avessero detto che doveva tanto soffrire!... Perchè mi hanno tratta fuori dal convento, codesta gente senza pietà? Perchè non mi hanno lasciato morir colà, sola, senza aiuto, di coléra, di abbandono. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Ah!... Zitto!... Ascolta, Marianna!... Non hai sentito?... Mi è sembrato.... là, dietro quella finestra, fra il vento, la pioggia, il turbine.... un passo... sì! sì! è lui!.... è lui! Il cuore mi si spezza! Mi afferro la testa con ambo le mani, perché mi sembra che anche qualche cosa della mia testa mi sfugga! È lui! Che fa? che vuole? Ha picchiato sui vetri!... Dio! Dio mio!... fatemi morire! fatemi morire! Mi dice addio! Egli! egli!... ed io! ed io!... Che cosa succede dentro di me, Dio