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Storia di una Capinera 189

spirare in questo recinto chiuso da mura così alte, la sabbia dei viali scricchiolava sotto i passi, due o tre farfallette svolazzavano di fiore in fiore.... Era ben poco, è vero, ma tu non sai quanto valga questo pochissimo per una povera reclusa! Lassù in alto, ad una finestra del dormitorio, un canarino cantava dolcemente... è vero ch’è chiuso in gabbia, poverino! e se si potesse intenderlo si saprebbe che invece egli piange... ma pure tutti questi nulla ineffabili, che per molti passeranno certamente inosservati, formano tesori di dolcezze per chi non ha altro che gli rammenti i campi, i boschi, la vita... e fanno sorridere il cuore, se non la mente.

Chiudendo gli occhi in quest’angolo di terra recinto dalla clausura si potrebbe dimenticare di essere in convento ed immaginarsi di essere circondati di liete campagne, di luce, di aria.... e di esser liberi.