Pagina:Storia di una Capinera (1894).djvu/209

Da Wikisource.

Storia di una Capinera 195

28 Giugno.


Chi sa che cosa penserai di me, di una monaca che geme, che si lamenta, che ti scrive clandestinamente? Quando scendo ad esaminare me stessa, mi trovo così colpevole, così abbietta che non so comprendere come tu mi lasci ancora la carità della tua amicizia.... Il mio peccato è mostruoso, è vero, ma sento che nella mia sventura c’è qualche cosa ch’è più colpevole di me stessa.... e Dio mi perdonerà per questa ragione. Ci son dei momenti in cui, se non ti scrivessi, tutto quello che soffro dentro di me griderebbe ad alte strida da tutti i miei pori....