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208 Storia di una Capinera

del Signore! No! sono i miei peccati, è la mia coscienza turbata, è il mio rimorso che me l’hanno resa spaventevole; poichè il cuore mi dice che la parola del buon Dio non può suonare che amore e misericordia senza limiti.

Quale impressione mi hanno lasciato quelle prediche! è sgomento, è terrore, direi.... Dio mi è apparso terribile; ho visto la collera celeste fulminare dall’alto dell’altare; ho sentito il ringhio dei demoni perduto sotto la cupola, ed ho visto disegnarsi le nere ali di pipistrello nelle ombre delle arcate. Dio ha parlato dell’inferno, di dannati... e mi è sembrato tutta la notte di udire lamenti di torturati, ululi dell’altro mondo... ed ho avuto paura... paura di me, paura del mio peccato.

Ora mi sento tutta sconvolta... il mio cuore tenta invano isolarsi nel pensiero della misericordia celeste... il mio peccato