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Storia di una Capinera 245


Se la mìa povera amica, nei suoi ultimi momenti, non avesse mostrato tanto attaccamento per quelle due o tre foglie secche, io non mi sarei presa la libertà di mandarle anche queste, temendo che potesse sembrarle uno scherzo impertinente da parte mia. Ma la moribonda voleva baciarle quando i dolori che l’hanno consunta si facevano più atroci, ed è spirata con quelle foglie morte fra le labbra.

Che Dio le allevii le pene del purgatorio per quello che sofferse quaggiù, la povera martire.

È morta come una santa. Beata lei!

Nel giorno fatale in cui per errore fu creduta pazza, la salute rovinata ricevette l’ultimo colpo. Gesù Maria! Era così gracile, così debole! si reggeva appena, e quattro converse non bastavano a strascinarla alla cella destinata alle mentecatte! Mi sembra di avere ancora nelle