Pagina:Sulla reciproca influenza della libertà politica e dell'industria mecanica dei popoli.djvu/6

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276 della libertà politica

questo: facciamo una torre elevata al di sopra di tutti li altri edifizj, per poter senza impedimento, dalla sua cima, osservar li astri del cielo. I Caldei, infatti, o sacerdoti babilonesi, erano i più dotti astronomi dell’antichità. Ora l’arte d’edificare è una delle più importanti industrie, e dov’ella fiorisce è argomento che molte altre pure vi fioriscono. La natura appresta agli orientali, con ispeciale ubertosità e sceltezza la materia prima per l’industria de’ tessuti. L’Oriente è la patria delle stoffe onde si fanno le più preziose vestimenta. Forsechè non vi si raccolgono il cotone, la seta, le lane del Cachemir, il pelo del camello e della capra d’Angora? Tai preziosi materiali riescono di poco costrutto ai barbari abitanti attuali della Mesopotamia; ma così non era dei loro antenati ai tempi del loro splendore. Celebrati erano per tutta l’Asia i tappeti di Babilonia; migliaja di telaj vi tessevano le tele di cotone e di lino, pregevoli pel disegno e pei colori. Una vasta rete di canali congiungeva l’Eufrate al Tigri, e favoriva ad un tempo la navigazione e l’innaffiamento delle campagne.

La China, la cui popolazione si è ora verificato ascendere a più di 360 milioni, cioè quasi quattro decimi della razza umana, arrivò essa pure ad un inoltrato grado di incivilimento molti secoli prima dell’êra vulgare; ed ha presentato il fenomeno di persistervi immobile sino ai nostri giorni, senza punto avanzarsi nè retrocedere.

I Fenicj furono i Veneziani e li Olandesi dell’antichità; potrebbesi ben anche dire l’Inglesi dell’antichità, tanto per la loro industria e commercio, quanto per le loro libere istituzioni; se non che i Fenicj non giunsero mai alla potenza colossale dell’odierno impero britannico. Le due più grandi loro città furono Sidone e Tiro. Le due più utili loro invenzioni sono l’alfabeto greco-latino, del quale ancora ci serviamo, con poca modificazione, ed il conio delle monete. Le due più celebri loro manifatture erano la porpora ed il vetro. I due più importanti rami del loro commercio erano le stoffe, ed i legnami da costruzione, tratti dalle foreste del monte Libano. Il tetto del tempio di Solomone fu costrutto con cedri mandati da Hiram re, o presidente a vita, della republica di Tiro. Le due più rinomate loro colonie furono Cadice in Ispagna, e Cartagine in Africa. Quest’ultima eclissò la stessa madre patria nello sviluppo del commercio, nell’opulenza, e nella