Pagina:Sulla venuta in Italia degli arciduchi d'Austria conti del Tirolo.djvu/37

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32 Sulla venuta in Italia

sua Consorte et furono alloggiati dal sig. Con. Odoardo Pepoli. Si trattennero detti Principi in Bologna sino a giovedì... eccetto il sig. Duca di Mantova che tardò un giorno doppo. Per trattenimento di detti Principi furono fatte due belle feste da ballo, una in casa del sig. Senatore Caprara, e l’altra del sig. Con. Gioseffo Carlo Zambeccari. Il giovedì mattina alli 18 aprile si partirono tutti detti Principi incognitamente verso Fiorenza, eccetto che il sig. Duca di Mantova qual, come s’è detto, tardò un giorno a fare il med.mo viaggio et furono serviti d’alcune carrozze a sei di gentilhuomini particolari.»


Dell’ingresso in Firenze degli arciduchi parleremo più avanti. Intanto dobbiamo premettere, che sino dai primi di marzo stavansi preparando alla corte di Toscana feste ed onoranze, onde accogliere degnamente ospiti così illustri e tanto stretti in parentela colla casa medicea. In tale


    vescovo di Ausburgo e di Trento.» Però fra cardinali la storia del Ciconio, continuata dal Guarnacci, non lo ricorda. Neppure il Gams «Series Episcoporum» Ratisbonæ 1873, pone l’arciduca Sigismondo fra i cardinali, ma troviamo a pag. 258 (1646), Sigismund. Franc. v. Oesterreich Episcopus Augsburgi: resignat, dignitatem abdicat. E a pag. 317 lo dice, Episcopus Tridenti, (1659) administrator episcopatus: mortuus 1665. Da tutto ciò si conclude, che l’arciduca nel 1652 doveva essere vescovo di Augsburg.