Pagina:Sulla venuta in Italia degli arciduchi d'Austria conti del Tirolo.djvu/49

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44 Sulla venuta in Italia

Sigismondo Francesco d’Austria colla Ser.ma Arciduchessa Anna Medici di Toscana moglie di detto Arciduca Ferdinando; e ciò seguì intorno le due ore di notte dalla Porta a S. Gallo, ed il Granduca, Granduchessa, Principe Mattias e Leopoldo andarono ad incontrarli molte miglia lontano da Firenze. Per tutte le strade e per le traverse dove passarono per la città furono grandissimi luminari nelle case ed a palazzi de Gentiluomini erano gran numero di torce, ed alle case de Poveri furono dal Monte delle Graticole mandate candele, fogli, e scodellini. Nel loro ingresso le fortezze spararono tutte le loro artiglierie; e tutte le Gentildonne fiorentine andarono in carrozza alla detta Porta a S. Gallo con due torce per carrozza, come fecero ancora gran quantità di gentiluomini parte in carrozza e parte a cavallo; e i detti Principi vennero a cavallo e per la via San Gallo, Via degli Armaiuoli, Piazza di S. Marco, via Larga, via de’ Martelli, per la piazza di S. Giovanni, Santa Maria Maggiore, del Centauro, Piazza degli Antinori, dal Canto de Tornaquinci, dal Ponte a S. Trinita, per via Maggio e dallo Sdrucciolo de’ Pitti arrivarono al Palazzo Pitti circa le tre ore di notte, nell’ingresso della qual piazza furono fatte diverse sinfonie con istrumenti da fiato ed altre più sorte.»