Pagina:Sulla venuta in Italia degli arciduchi d'Austria conti del Tirolo.djvu/66

Da Wikisource.

degli Arciduchi d’Austria Conti del Tirolo 61

alla Corte Medicea, aggiungeremo un’ultima lettera del Guidoni, d’un interesse tutto particolare, dalla quale si potrebbe dedurre, che in quei giorni il Suttermans avesse fatto il loro ritratto, quando il duca Francesco I, che aveva già chiamato a Modena il pittore nel 1645, dava incarico al Guidoni di farlo ritornare e, forse perchè il pittore era cresciuto di fama, desiderava sapere, quanto esigesse per fare un ritratto. La risposta è diretta al Seg.o Graziani: «Quanto a Giusto Pittore,1 mi occorre dire a V. S. Ill.a che di presente mediante l’esser quà questi Principi forestieri, ha qualche ritratto da fare per servizio di queste Altezze, subito che sarà sbrigato et che saranno andati via questi S.mi Arciduchi, procurerò che se ne possa venire a servire il Sereniss.o Sig. Duca, et intanto starò attendendo nuovi Avvisi da V. S. Ill.ma in riguardo anche del prezzo de ritratti, che costà deve fare, che si riduce a questo. De ritratti intieri al naturale non vorrebbe meno che piastre 502. De mezzi ritratti, ma con tutte due le mani si contenterà di trenta in

  1. Suttremans Giusto d’Anversa 1597, 1681.
  2. La piastra d’argento di Ferdinando II un iso nel 1562, una delle tante monete allora in corso, era quella coniata nel 1634 a oncie 11 e den. 12 d’argento fino per Lib.a valeva 7 lire. (Orsini, Delle monete dei Granduchi di Toscana, pag. 88).