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SULLE FRONTIERE DEL FAR WEST 105

— Forse qualcuno, per legarlo al palo della tortura e fargli rimpiangere amaramente di non essere stato ammazzato sul posto.

— Riusciremo, John, a salvarci almeno noi? — domandò Harry, il quale si volgeva di frequente indietro, per vedere se gl’Indiani guadagnavano terreno.

— Io non dispero, — rispose l’indian-agent, che cominciava a rassicurarsi. — Anche i cavalli dei Chayennes devono aver compiuta una lunga marcia e non si troveranno in migliori condizioni dei nostri.

— Hai detto che fra un’ora possiamo giungere ai pozzi.

— Lo credo.

— I nostri cavalli potranno resistere e conservare la distanza.

— E poi saremo costretti a perderli, — disse Giorgio. — Sarà impossibile farli scendere nella miniera.

— Accontentati per ora di salvare la pelle, camerata.

— E dopo come andremo innanzi? Il Lago è ancora lontano e l’hacienda pure.

— In qualche modo ci giungeremo egualmente. Forse non abbiamo i nostri lazos e nelle praterie non si trovano ancora in buon numero i mustani selvaggi?

— Hai ragione, John, — rispose Harry. — Per ora pensiamo a mettere in salvo le nostre capigliature. —

Una scarica in quel momento partì e parecchi proiettili passarono, fischiando, sopra ed intorno ai cavalli.

— Corna di bisonte!... Grandina e bene!... — gridò John. — Spronate, camerati!... Cento o centiquanta metri di vantaggio ancora e noi saremo completamente fuori di tiro. Hallo!... Hallo!... Via!... —

I quattro mustani, già spaventati da quei colpi di fucile e soprattutto dall’incendio che guadagnava sempre e che avvampava ormai sopra i furgoni, scacciando i saccheggiatori, fecero un altro supremo sforzo, sostenuto però anche da vigorosi colpi di sperone, e guadagnarono un altro centinaio di metri.

Gl’Indiani, sempre più furiosi, avevano mandato delle urla terribili e si erano provati a riconquistare la distanza perduta, ma solamente il capobanda, che faceva sventolare il suo trofeo di penne di tacchino, era riuscito a spingersi innanzi ed a mantenere la corsa.

— Ah!... Verme!... — urlò John, furibondo, armando rapidamente il rifle. — Io non potrò avere la tua capigliatura, però la tua vita la conterò insieme a tante altre.

Si era voltato, frenando il mustano.

Il capo si avanzava velocissimo, stringendo una grossa carabina che forse era solito ad usare per la caccia dei bisonti o degli orsi grigi, animali che non cadono se non sono colpiti da una buona dose di piombo.

— Non perdere il tuo tempo!... — gridò Harry.