Pagina:Tigre Reale.djvu/103

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Falco, e lo pagheresti troppo caro. — Insomma, De Natale, anche tu sei un marito convinto e contento: contento tu, contenti tutti. Non è vero, signori? — Eh, eh! — Però bisogna domandarne anche a Giorgio in confidenza, e dandogli promessa che sua moglie non ne saprà nulla. — Amici miei, sono un egoista anch’io come Giorgio. Anzi, la nostra felicità non ci costa nulla, è facile, semplice e tranquilla. Quando vi sarete rotte le gambe a correre dietro la vostra felicità, ciascuno alla sua maniera, mi darete ragione. Sai perchè non mi dà soggezione la tua aria sardonica, Falchi mio? nè me ne dà il modo in cui Bassano mi buffa il fumo sul viso? Perchè so che in questo momento in cui mi state ad ascoltare col sigaro in bocca e colle mani nelle tasche, sprofondandovi nelle poltrone e sorridendo sotto i baffi, tu pensi a quel che ti costa la tua Giuditta, tu che la tua baronessa si fa corteggiare da un altro, e tu che la tua relazione con quella signora che tu sai comincia ad annoiarti, e che ha durato troppo. — Tutte coteste saranno ottime ragioni per te