Pagina:Tigre Reale.djvu/156

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ceva un gran cerchio giallo sul capezzale. Nessuno osava fiatare; Rendona finalmente si allontanò dal letto e andò a posare la bugia sul tavolino.

— Non abbiamo peggiorato da un’ora in qua; rispose lentamente alla febbrile interrogazione degli occhi di Erminia. La respirazione è ancora abbastanza libera. Bisognerebbe tentare una piccola operazione, e se questa riesce il bambino è salvo.

— Dolorosa? domandò la madre rabbrividendo.

— No... non molto.

La poveretta si celò il viso fra le mani. Il dottore scrisse due righe su di un foglio del suo taccuino, e andò in anticamera per dare degli ordini ai domestici.

— Ma bisognerebbe avvisare tuo marito, esclamò Carlo.

Ella non rispose.

— Ho già telegrafato a Giarre, disse Rendona, cui Carlo ripetè l’osservazione.

— Ma la campagna di Giorgio è lontana più