Pagina:Tragedie, inni sacri e odi.djvu/31

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AL LETTORE1



L’autore non avrebbe certamente pensato da sè a raccogliere in un volume questi scritti, già quasi tutti da lui pubblicati separatamente, in diversi tempi. Chè, mentre le prime edizioni giacevano in gran parte, e alcune da qualche anno, sparse e dimenticate presso i librai, o ammontate in casa sua, gli sarebbe parso un pensiero troppo strano quello d’offrire al pubblico tutt’in una volta, tanti lavori che, a uno a uno, il pubblico non aveva voluti. Ma vedendo che ai contraffattori, gente, per dir la verità, più abile e più fortunata, la cosa era riuscita, ha creduto che non sarebbe temerità il tentar se potesse riuscire anche a un’edizione riconosciuta da lui. Non avrebbe però avuto, come loro, il coraggio di riprodurre questi lavori tal e quali gli erano sfuggiti dalle mani la prima volta; e ha quindi dovuto ritoccarli, non già con la pretensione stravagante di metterli m una buona forma; ma per levarne almeno quello deformità che, rivedendoli dopo tanto tempo, gli davan più nell’occhio, e alle quali, insieme, gli pareva di poter con facilità e con certezza sostituir qualcosa di meno male. Vuol dire che non s’è potuto ritoccar quasi altro che le prose; giacche i versi, se è più facile farli male, è anche più difficile raccomodarli. Ha poi ridotti i lavori suddetti a quelli che avrebbe voluti ristampare, come meno indegni

  1. Prefazione al volume: «Opere varie | di | Alessandro Manzoni. || Edizione riveduta dall’Autore. || Milano | Dalla tipografia di Giuseppe Redaelli. | 1843.».