Pagina:Tragedie di Eschilo (Romagnoli) II.djvu/114

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ULTIMO EPISODIO


Seguito da una schiera di compagni armati, irrompe sulla scena Egisto

EGISTO

O lieta luce, o dí della giustizia,
1670ora sí, posso dir che i Numi vindici
le pene dei mortali dal ciel mirano,
ora ch’io vedo in questi pepli, orditi
dalle man dell’Erinni, oh mia gran gioia!
giacer quest’uomo, ed espiar l’insidia
1675delle mani paterne! - Atreo, signore
di questa terra, il padre di costui,
col fratel suo, col padre mio Tieste,
pel potere contese; e dalla reggia,
dalla città lo mise in bando: parlo
1680di cose note. Il misero Tieste
tornò, pregando, ai lari; ed ebbe certo
patto che mai non macchierà col proprio
sangue la terra dei suoi padri: questa.