Pagina:Tre tribuni studiati da un alienista.djvu/144

Da Wikisource.

129

le mutano ad ogni cadere di foglia secondo il proprio interesse, è naturale che possa riescire simpatico chi ha manifestato, in mezzo ai deboli, una grande audacia ed energia.

4. Anche gli uomini assennati furono grati a Coccapieller di un’opera a cui nessun altro si sarebbe sobbarcato, e favorirono, col non frenarli a tempo, gli istinti popolari; nè giurerei che non avessero parte in ciò anche uomini del nostro Governo, e i seguaci di quell’altro cui egli prestò l’opera sua per tanti anni, forse per gratitudine, ma più allo scopo di spargere il disprezzo, la nota ironica, sulle odiate nostre istituzioni, servendosi, come fu sempre suo costume, delle passioni popolari per vendicarsi di queste.

5. L’uno, solo e quasi inerme, fu minacciato nella vita da più uomini armati: si difese, e fu poscia, nè pare sempre giustamente, messo in prigione; e quindi al prestigio della forza s’aggiunse l’aureola del martirio.

Liberato grazie al voto popolare, potendo, come tanti altri, godersi l’impunità di nuovi reati sotto la corazza del deputato, se ne spogliò. — Fu in carcere di nuovo, e vi stette non poco. — Ora alcuni di quei reati non parvero a’ suoi partigiani corrispondenti alla gravità della pena, tanto più dopo che alcune accuse, tenute per calunniose, vennero confermate da un nuovo processo. Anche dello Sbarbaro il popolo pure ammetteva i reati, ma trovava esagerata la pena, così da parere, quel che certo non era, l’effetto d’una vendetta.

6. Il Coccapieller è Romano, e il popolino di Roma vi vede tanto più il suo rappresentante, perchè egli abilmente seppe vellicare, piaggiare quel sentimento