Pagina:Tre tribuni studiati da un alienista.djvu/93

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— lasciando dietro sè una diecina di bandiere ed un vuoto bollettario. E, intanto, i terribili vice-tribuni delle società operaie, dei rioni furono sfatati, ma non senza ire, proteste e tentativi di vendetta.

Tognetti, fra gli altri — un demagogo fanatico, beccaio, che fin da bambino s’era mostrato violento e manesco, e 12 volte fu condannato per ribellione, ferimento, diffamazione, ecc. — insieme ad alcuni suoi colleghi e capi di sette, attentò alla vita stessa del Coccapieller, che dovette solo al suo mirabile sangue freddo e all’essere armato, non che al pronto accorrere delle guardie di P.S., il suo scampo.

Malgrado il corso pericolo e chiare e numerose testimonianze, il Coccapieller dovette scontare con tre mesi di carcere preventivo... il torto di non essersi lasciato uccidere.

Ora questo che parve un nuovo ed ingiusto martirio, e non era che l’effetto delle solite incertezze poliziesche e giudiziarie, ed il pericolo corso per una causa apparentemente pubblica ed il coraggio di cui diede continua prova, nei suoi attacchi ed in quei frangenti, gli guadagnarono i suffragi popolari e quindi la sua elezione a deputato.

Ma ciò che sarebbe parso a chiunque il segno massimo del suo successo, fu il principio della sua caduta.

Egli, audace, onesto, ma incolto, si trovò nel Parlamento come Mefistofele nel regno d’Elena, peggio anzi, perchè lì era lui che si trovava a disagio, mentre gli altri lo accoglievano con rispetto e tolleranza; mentre qui egli, sulle prime, non s’accorgeva o non pareva accorgersi della generale disistima e dell’in-