Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/105

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Trento 101


[Patri soscrivono al Concilio.] Doppo, da i Cardinali Legati, & Presidenti fu commandato sotto pena di Scommunica, à tutti i Fratelli, che prima di partir da Trento si sottoscrivessero di mano propria à i Decreti del Concilio, ò per publico Instromento li approvassero. Così tutti si sottoscrissero; e furono in numero 255 cioè quattro Cardinali Legati; due Cardinali non Legati; tre Patriarchi; venticinque Arcivescovi; cento sessant’otto Vescovi; sette Abbati; Procuratori legitimi di Vescovi assenti trenta nove; sette Generali di Ordini di Religione. Così rilevai di punto dallo stesso Concilio stampato, che presi per Originale di questi tratti.

[Concionatori al Sacro Concilio.] Ne quì lascio di toccare, come nelle prelibate Sinodali Sessioni seguirono, oltre le dispute, Concioni latine declamatorie d’alcuno, ò più Padri à ragione d’incontro, e di materia; si come anco gli Ambasciatori de’ Prencipi, ò per se, ò per altri perororono nel loro arrivo; e n’hebbero risposta da’ Padri. Trà i Concionatori si segnalò notabilmente il Vescovo di Bitonto Cornelio Musso; il P. Giacomo Lainez secondo Generale della Compagnia di Giesù; il P. Eugenio da Pesaro Agostiniano; & il Padre Gasparo Cardillo, qual’in particolare disse un Oratione de Primatu D. Petri con tanto maggior Dottrina, & energìa, quanto che questa era la Massima da gli Heretici più impugnata. (Qual follia! il voler dar di capo in una Pietra così massiccia: altresì trovar’ intoppo, ò scandalo in una Pietra così santa, così appianata). E tal’