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desche,de’ quali alcuna spiegarei, se volesse restar’ intesa.

V’è la Tomba del Giurisconsulto Alberto Zebichino, estinto di prosapia: non di nome. E vedesi la Lapide di Gio: Giovanni Giovanni Mattia Tiberrino Bresciano Scrittor di vaglia, & uno de’ due Medici deputati alla revisione dell’ucciso Infante S. Simone l’anno 1475. A canto stà nel muro il Deposito d’un suo Figliolino, per nome Raffaele; qual Angelo su l’ali de’ meriti di CHRISTO volato in Cielo.

[Tomba notabile.] Notasi poi la Tomba d’Aliprando Conte d’Arsio, che doppo haver’ acquistato in Guerra titolo d’egregio, rinunciate l’Armi al tempio in età. florida, quì lasciò l’Ossa l’anno 1477.

Altre molte Lapidi di Famiglie Trentine, & anco estere si trovano quì agiate non solo: ma sconvolte; mentre questi Padri co’l destar, che fan’ogni tratto le loro fabriche, non lascian riposar ne meno i Morti.

[Antichità di S. Marco.] E antico il Luogo di S. Marco di fondatione; come scorgo dalle Lapidi stesse sepolcrali, mentre alla Porta del Chiostro vicino alla Tomba Treangeli parla un Sasso, già più di 300. anni.

Oltre il Corpo d’habitationi gran parte rinovate, ha un recinto d’Horti notabile. L’Elettione qui del Priore dipende dal Vescovo di Trento; e ciò per compattata, che seguì l’anno 1617. all’hora quando furono rimes-