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frequenza, come posto sù’l Passo Imperiale; e quando fosse popolato di fabriche, come vorria essere, sarebbe il più bel Borgo di Città, & il più commodo, massime per le Fiere.

[Monache in Trento, quali.] Non si devono poi tralasciar’ in Trento li due Conventi di Monache, 1’uno di Santa Trinità; l’altro di S. Michel’Arcangelo. Il primo posto in Città; il secondo nel Borgo Santa Croce: ambi dell’Instituto di S. Francesco, e posti in sito molto proprio.

[Chiesa di Santa Trinità.] In Santa Trinità stanno Conventate 40. Suore dell’Ordine Serafico. Hanno Chiesa decente con tre Altari, de’ quali il maggiore spicca d’una Pala della Santissima Triade trà una gloria d’Angioli, che scherzano adoratori; nel basso stando S. Cecilia, S. Francesco, e Santa Chiara, il tutto di moderna Pittura freggiata d’Oro. L’altar di S. Gio: Giovanni Giovanni Battista è di Pittura antica la più ben fatta. La Sacristia è ricca di Paramenti, e d’argenterie, trà quali novamente un’Ostensorio coronato d’Imperial Diadema.

[Convento, suo essere, sua fondatione.] Il Convento è commodo singolarmente, essendosi ampliato vie più questi ultimi anni. Hebbe fondatione da Antonio di Prato Huomo d’a1ta scienza, e d’insigne pietà, il qual, doppo haver menata vita celibe, convertì l’anno 1525. la sua propria Casa in Chiostro di Religiose, & Chiesa consecrata à DIO. [Cosa notabile di Pittagora.] Gloria questa incomparabilmente maggiore di quella di Pittagora, la di cui Casa divenne ben sì Tempio: ma di quel tempo.