Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/207

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rodi Trentini colà fatti schiavi.

[Per Carlo Magno Trent sotto l’Imperator.] Finito dunque il Dominio Longobardico nel Rè Desiderio, soggiogato, come sopra, da Carlo Magno, Trento insieme con l’altre Città, e Stati si ridusse in poter dell’Imperatore, e senza più tener titolo di Ducea, tornò à reggersi per via di Prefetti, ò Vicarij Imperiali.

[Pie liberalità di Carlol Magno.] Carlo Magno poi, Rè e Imperator tanto segnalato nell’armi, e non meno nella pietà, e munificenza verso le Chiese, tale si fè conoscere con quella di Trento, ampliandola di Donationi, Stati, e Prerogative, in riguardo massime à i meriti di S.Vigilio; in ciò imitando l’Imperator Teodosio Seniore, il primo che fondò di rendite la Trentina Chiesa.

Durò Trento sotto un tal Dominio fin’ all’anno, del Signore 1027. che l’Imperator Conrado secondo di Sassonia per pia beneficenza verso i meriti in particolare di S.Vigilio, oltre altri assegnamenti fatti doppo, [Temporal Dominio donato dalla Chiesa si Trento, e da chi.] donò alla Trentina Chiesa il Temporal Dominio, investendo della Contea, Ducea, ò Principato di Trento il Vescovo d’all’hora, e suoi Successori, che da indi in poi si tennero Prencipi del Sacro Romano Imperio; riconoscendo da Cesare le Regalie, e Possesso del temporale: sì come, quanto alla Spiritualità i Vescovi di Trento sono Suffraganei del Patriarca d’Aquileia.

Sì fatta Donatione dell’lmperator Conrado