Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/241

Da Wikisource.

insieme risplendendo il gran Sant’Agostino.

La prima lettera scritta da Sant’Ambrogio al Vescovo S. Vigilio fù quella de Institutione Episcopi nella quale lo essorta à non permettere, che la Chiesa da lui sposata divenisse Corpo commune di Christiani, e Gentili; nel che S. Vigilio fù acerrimo oculatore, e zelantissimo.

[Imperatore Teodosio al tempo di S. Vigilio.] Fiorì poi al tempo di S. Vigilio l’Imperator Teodosio, da cui s’hebbe in gran veneratione esso Santo, à i meriti del quale s’ascrive quell’insigne Vittoria riportata dal medemo Teodosio all’Acqua viva presso Trento contro gl’Halani, come si dirà.

[Error notabile circa il Martirio di S. Vigilio.] Leggo stampato in certo Autor incerto, che S. Vigilio Vescovo di Trento fosse martirizato in Brescia vicino al Fiume Garzia, che scorre per quella Città. Il che hà tanto più dell’improbabile, quanto ch’io mi gloriarei, che quella Patria, come inaffiata da’ sudori, fosse anche stata arricchita del martirio d’un si gran Vescovo, e così benemerito.

[Opinioni erronee circa il Corpo di S. Vigilio.] Scrive altresì un Autor Anonimo, che il Corpo di S. Vigilio Vescovo di Trento si ritrova in Roma; e un altro Scrittor moderno asserisce, che il Corpo del medemo Santo riposa in Milano; il che se fosse vero, saria per miracolo, che un tal Corpo cioè havesse moltiplicato la presenza per Divina virtù. Se pur non equivocano questi Autori in suppor Vescovo di Trento altro Santo Vigilio, il che non è: si com’è vero, che Brescia hà il suo S. Vigilio Vescovo, qual non è Martire.