Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/326

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[Torbidi à Trento notabili.] ducad’Austria Ferdinando sequestrato à Trento il temporal Dominio, il Vescovo Cardinale doppo varij anfratti di novità, ne valendo resistere, ne volendo pregiudicarsi, partì improvisamente per Roma, dove si trattenne dieci anni continui; in tutto qual tempo mantenne Inviato alla Corte Cesarea, per sostener le ragioni di sua Chiesa, il Canonico Consiglier, e Cancellier Giorgio Alberti, di cui facessimo già mentione. Così che interpostisi anche gli Ufficij del Beatiss. Pontefice Pio V. alla fine ridotte le cose à buon temperamento, ritornò da Roma il Cardinale l’anno 1578. li 12. Luglio; e li 15. Settembre rimessosi solennemente al suo Posto, restò la Chiesa di Trento con quella calma, e tranquillità, che si può promettere dal mare. Saggio perciò, & esperto Nocchiero essendosi non men fatto conoscere il Vescovo Cardinal Carlo Madrutio Successore di Lodovico l’anno 1603.

[Contrasti quali.] Finalmente sotto il Vescovo, e Prencipe Carlo Emmanuel Madrutio, se ne’ primi anni si godè riposo, si destorono poi litigi, e disturbi grandi continui, per gl’interessi del Vescovato; onde per difendersi convenne quasi sempre star in moto massime per causa de’ quattro Vicariati, Mori, Avio, Halla, e Brentonico. Materia questa da discorrere troppo lunga per chi volesse ripeterla da alto. Essendosi à pro del Vescovo impiegati varij mezzi, e Soggetti, sì per Consulte, come per Legationi: benche con più di valore, che di fortuna.