Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/346

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Pontefice Urbano VIII. Che se per tale causa incontrò duri colpi, se ne schermi à forza di schiettezza d’animo, & innocenza.

[Signori à Cored, e lor qualità.] Un Nicolò, e un Gio: Giovanni Giovanni Battista à Cored ambi soggetti di Virtù, & estimazione. Il primo, come benemerito in Corte dell’Imperator Massimigliano II. passò ad esser Vescovo di Trieste. Il secondo prima Marito di Giulia Grotta, Dama di non minor pudicitia, che gran beltà; e poi fatto Huomo di Chiesa, merito esser Canonico di Duomo, Vicario, e Consiglier del Cardinal Lodovico Madrutio con altri Honori, e Carichi da lui sostenuti sempre co’l medemo suo gran valore in fortuna varia.

[Arciprete Calavino.] Un Gio: Giovanni Giovanni Giacomo Calavino Arciprete in Val di Nonn, e poi in Fiemme, e Vicario Foraneo Soggetto Laureato in Teologia, e valoroso in scienze Matematiche à segno d’haver fatte prove mirabili, come trà l’altre un Horologio Lunare. Per la Cura dell’Anime fù zelantissimo, e tanto in Valle Nonia, che in Fiemme hà lasciato memorie segnalate d’essempio, di charità, e di staccamento, tre Pietre Lidie, à’ quali si conosce la realtà d’un vero Paroco, e buon Pastore. Fù in stima del Cardinal Carlo Madrutio, e d’altri Prelati, e Prencipi, che lo conobbero in occasione del Collegio Germanico in Roma, dove fù Allievo, e della Corte di Salzburg, dove pratticò. Visse longevo, sempre di Costumi integerrimo; e se co’l morir l’anno 1663. fece punto alla nobil sua linea, per Virtù hà lasciato di se nome perpetuo,