Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/356

Da Wikisource.

Si tenne Antonio del Monte in stima particolare appresso Prencipi, massime Austriaci, da quali venne honorato del titol di Consiglier Camerale e ottenne la Signoria di tre Giurisdittioni, cioè Caldario, Lamburgo, e Molveno. Sborsò in tempo della Regina di Spagna 300. milla Fiorini: e per le Guerre d’Alsatia, somministrò al Conte del Tirolo cento e più milla. Visse, e morì benemerito delle Chiese, Conventi e Luoghi Pij di Trento, à’ quali testamento Legati considerabili alla somma di 100. e più milla Fiorini, ne mancò da lui il far conoscere una singolar pietà, & affetto verso la Patria.

Non in minor consideratione fù Leonardo il Fratello, Huomo d’ogni integrità, e piacevolezza, e però da tutti amato, e stimato singolarmente. Visse pur’ egli, benemerito della Patria, e in morte testamentò à’ Luoghi Pij somma rilevante con lascito particolare di maritar ogn’anno Zitelle povere.

Nella Parochiale di S. Pietro, dove ambi stanno sepolti, vedesi da loro eretta sontuosa Capella in titolo del Redentore adorna, e dorata splendidamente.

Conchiudendo, essere stati Antonio e Leonardo del Monte due de’ primi, che habbiano havuto fortuna seconda, con essempio memorabile di quanto possa humana industria, & Economia.

So, che quì haverò tralasciati molti altri Soggetti di merito, de’ quali non hebbi contezza così essatta; sì come se di quelli, che tutt’hora vivono e illustrano la Trentina Patria anche in fuori, non fò mentione, ciò è per non offendere la loro modestia; e contravenir al detto: Lauda post Vitam; inherendo al verso:

La vita il fin, e ’l dì loda la sera.