Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/358

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354 Trento.

ritorno furon fatti à Cesare, & all’Imperatrice dalla Città di Venetia, ove divertiremo le lor Maestà. Scorgendo dal Sabellico, essere stati li maggiori honori, che potessero provenir da quell’inclita Reina del Mare, tutta cuor’, e magnificenza in trattar Prencipi, massime Rè, Papi, & Imperatori.

[Cesare Massimigliano à Trento, e sua mossa.] Nel passaggio di Cesare Massimigliano primo l’anno 1508. seguì à Trento gran solennità, fin che, doppo breve soggiorno proseguì quell’Augusto il suo viaggio in Italia con grossa speditione di Genti, e Vettovaglie sì per Terra, come per Acqua sopra l’Adige, e ciò sù la voce di portarsi all’incoronamento in Roma: ò più tosto su’l’oggetto della Lega di Cambray, come si vidde.

[Cariche notabili di due Trentini seguaci di Cesare.] Trovo scritto, che trà gli altri Huomini di Guerra seguissero l’Imperatore due Fratelli Cavaglieri Militari, Patricij di Trento, Gio: Giovanni Giovanni Antonio cioè e Gio: Giovanni Giovanni Giacomo di Geremia, il de’ quali credito, e valor s’arguisce dalle Cariche. Mentre i1 primo si tenne in posto di Camerier, e Consiglier Cesareo, e Procurator supremo del Territorio Bresciano, & Veronese; il secondo in qualità di Proveditor Generale dell’Essercito, Procurator supremo del Polesine, e Capitanio de’ Sette Communi. Se bene poi sciolta di breve quella Lega, e svanita la Guerra, si ridussero le cose al primiero essere.

Leggo anche d’un General Christoforo Calapino Patricio di Trento, che seguì nella stessa speditione l’Imperatore: ma con più di valore,