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Trento. 355

che di fortuna; perche nel ritorno doppo l’assedio di Padova per la via del Cismon al Passo della Corda, restò rotto con strage di 600. de’ suoi, & esso prigione; il che sia quì detto in passando.

[Feste publiche per il Card. Bernardo Clesio.] In occasione poi dell’arrivo, e Possesso de’ Vescovi, non mancorono i Trentini di segnalar la loro divotione d’homaggio con Festa grande più, ò meno secondo le occorrenze. Seguì ciò trà l’altre volte co’l Vescovo Cardinal Bernardo Clesio l’anno 1514. il dì 8. Settembre, celebrandosi à Trento un Trionfo di solennità straordinario di concorso, di pompa, di spettacoli, d’Archi, di Fontane gettanti Vino, di profumi, d’Altari, Musiche, Machine, Conviti, rimbombi, applausi, & altre dimostrationi di gioia, e magnificenza, come all’Asiatica descrive il Pincio con far veder la Città quasi fuori di se stessa in tal rincontro.

[Carlo quinto à Trento, e honori fattigli.] Per l’arrivo à Trento dell’Imperator Carlo V. li 19. Aprile 1530. si fecero dimostrationi ben grandi d’hilarità, incontrato Cesare à’ confini dal Cardinal Clesio con numeroso nobilissimo seguito, e applaudito da tutti gli ordini di Città trà rimbombi di viva, e d’acclamationi. Otto dì continui si trattenne sua Maestà alloggiato in Castello à spese veramente regie del Cardinale; e in questo tempo volle anche divertirsi alla Caccia, che prese nel Monte di Bondon, e contorni di Cadine, dove i Villani s’affollavano in mostrar le vie; & uno trà gli altri abbordando Cesare gli disse: Messer lo Imperatore, lasciate far’ à me, ch’io sò, dove son i posti delle Caccie. Fù poi anche Cesare trattato à parte