Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/360

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356 Trento.

[Inscrittione notabile.] nel Palazzo già Madruzzo, che si dirà; fin che, pressando gl’interessi di Germania, si portò S. M. à quella volta, e venne incontrato 25. miglia fuori d’Innsprugg dal Rè Ferdinando di lui Fratello, come n’appar memoria in bronzo presso Stanaco; dove si legge: Imperatori Carolo Quinto Augusto ex Hispaniis, Italiaque susceptis Imperialibus Coronis advenienti, & Ferdinando Hungariae, Boemiaeque Regi è Pannonijs accurrenti, optimis Principibus ad perpetuam publicae laetitiae memoriam, quod Fratres ante annos novem digressi, summis inter mortales honoribus, Regnis, Triumphis aucti, hoc in loco salvi, sospitesque convenere, salutis anno 1530.

Vedonsi li due Prencipi abbracciar l’un l’altro con cordialità seguiti ciascuno da gran moltitudine.

[Incontro fatto al Rè Ferdinando.] Per l’arrivo poi del Rè de’ Romani Ferdinando sudetto, e della Regina Anna d’Ungheria sua Consorte l’anno 1536. li 12. Settembre seguirono à Trento dimostrationi publiche solennissime, Venendo incontrate le loro Maestà per parte del Cardinal Clesio dal Decano della Catedrale Christoforo Madruzzo fin all’Avisio, dove furono anche i Conti Vinciguerra d’Arco, e Lodovico di Lodron, Aliprando Clesio, e Francesco Castell’alto con molti altri Capitani, tra’ quali il Capitan Stench della Giodicaria, alla testa di quattro milla huomini da Guerra tutti à piedi, & à divisa vestiti.

Vennero il Re, e Regina co’l seguito di mille huomini à piedi, e trecento à Cavallo tutti benissimo all’ordine, facendosi veder, trà le