Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/434

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430 Trento.

[Uso di Bersaglio, come antico.] essersi pratticato al tempo fino delle Amazoni, quali s’abbruggiavano la Poppa destra, per poter meglio tirar d’Arco, e più al segno. [Risposta notabile d’un Indiano.] E trovo ne’ Gesti del gran Macedone, che preso in Guerra certo Indiano, il cui Arco hebbe fama di non mai haver fallito il colpo; e instato perciò à tirar’ al segno in presenza del Rè, se voleva salvar la vita, disse intrepido, non voler rischiare di perder la riputazione acquistata di tanti anni, per un sol colpo. Risposta, che gli salvò la vita in ogni modo; così narra Curtio.

[Trento Città di Bersaglio, e perche.] Hoggi giorno gli Archi convertiti in Arcobuggi da chi forse stimò troppo tardo il volo della Freccia in dar la morte; ò da chi volle insieme atterrire con atterrare, senza ne meno cedere à gli Usberghi, servono di fatal Arma, & infallibile tanto più, se sono rigati li Schioppi. Il Bersaglio poi in Trento è così antico, che anco prima vi si fosse, Trento fù la Città del Bersaglio, in riguardo à i tanti colpi di Guerra, & altro da lei patiti: Exposita ictibus, velut signum ad sagittam, parla di se la Trentina Aquila. [Riflessi notabili dell’humana Vita.] Da che io potrei riflettere moralmente, che, se, al dir di Giobbe: Vita: dell’huomo è la Militia; il Bersaglio è simbolo dell’humana vita, esposta per à punto à tanti colpi, e perigli, quanti sono i momenti, che si respirano. Le profane Historie, & le Sacre sì antiche, che moderne, fan veder chiaro, che la Vita humana è un continuo Bersaglio di travaglio e di sciagure; come pur troppo si comproba dall’esperienza.

E pur l’humana Vita
Baldanzosa se’n và
Con esser Calamita
D’ogni calamità.