Pagina:Trento con il sacro concilio et altri notabili.djvu/48

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44 Trento

sostenuta, non sò come, dal Maggior Atlante; perche anzi ogni Podestà inquire contro i Vagabondi, e mal viventi, e tien mano sollecita in questo punto; che così ordina il municipale Statuto.

[Scienza in Trento, come regni.] Come dunque in Trento non si trovano scandali, ò mali publici: così (toltane qualche privata fattione) si vive con quiete, e libertà, e se ben milita l’uso dell’Armi, ne hà luogo il Fisco, non nascono uccisioni, respectivè; molto men regnano Caporioni, Sicarij, ò altri perturbatori: [Briganti, e facinorosi perduti à Trento.] E se tal’un ne capita per hazardo, tosto per Bandi publici, convien, che sgombri, perche occorrendo ad un tocco di Campana posti in arme tutti li Cittadini, è forza, che i Rei, ò paghin’ il fio in Città, ò sian prigione trà’ monti senz’altro scampo. Dissi, che vi milita l’uso dell’Armi, et è vero nelle forme, che dà il municipale Statuto; e dissi, che non vi hà luogo il Fisco, il che s’intende della general confiscatione di Beni, come consta dallo stesso Statuto municipale.

[Giustitia iin Trento quale.] La Giustitia in Trento regna essatta. La Civile, rispetto à i tanti Causidici suol haver’ il suo luogo per via lunga: se bene però, per abbreviarla, si dà il Tribunale delle Concordie. Le cause tanto nell’ordine, che nel merito tutte si trattano in scritto, e non in voce, eccettuate tal’hor quelle di poco momento. Le Criminalità, pur si trattano di penna senz’altre Renghe. I Rei si puniscono a dosa di delitto essemplarmente, così che, se i Giudici procedono à rigor