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Trento. 495

Volpi; si mantengono perciò Bracchi in quantità e se ne fa studio particolare. [Caccia di Quadrupedi nel Trentino.] Ne’ Monti, Valli, e Luoghi più remoti non mancano Daini, Camozzi, e Cervi: come ne meno Lupi, Orsi, e tal’hor Cignali; Per gli Aquatili poi, oltre il Pesce, servendo i molti Laghi sparsi nel Trentino. Trà i Quadrupedi per rarità si trovano Lepri bianche in que’ siti, e recessi, che più son nevosi; onde dalla neve si crede, traggano un tal colore, come pur avvien’ nell’Alpi di Savoia, e Retia, ò sia Tirolo dove presso il Verner ne’ Monti Glaciali vengono anche Martori bianchi, come Armellini, e certi Uccelli bianchissimi detti Pollastri della Neve.

[Uccelaggione quando propria.] Il tempo, che à Trento, come altrove, più milita l’Uccellaggione, suol essere la stagion Autunale, che fan passata i Tordi, Franguelli, & altri Volatili, de’ quali si fà preda più, ò meno secondo i tempi, e qualità de’ siti. Di notabile dirò, che il passato anno 1671. si fè nel Trentino si gran presa di Tordi, & altri Uccelli, che à ricordo d’Huomo non vi fù la maggiore, anco in altre parti. [Strano caso di Tempesta dove occorso] Quest’anno 1672. non è seguita gran strage di Volatili sù’l Trentino: ben sì nel Bresciano, dove hà fatto strana Caccia la Grandine con haver, oltre Uccelli, e Quadrupedi ucisi, rovinato i campi di 70. e più Terre; e per tanti Tetti fraccassati, messo Carestia nelle Tegole. Disgratia causata, credesi, non da pure Meteore: ma da certi Balli, circoli, e tripudij, che su l’albasia del nuovo Raccolto regnano dissoluti. Tanto è vero, che il Cielo per chi abusa i favori, hà i suoi Fulmini; Così sempre avverandosi il detto del Savio: Risus dolore miscebitur, &