Pagina:Ultime lettere di Jacopo Ortis.djvu/179

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DISCORSO s:l testo del poema di dante. iti

dissimile dalle necessità imposte per fatalità di natura, ve- dasi inevitabile al genere umano ; e come ogni passione, e più d’ogni altra, alimentandosi di paure e lusinghe e fantasie di ogni maniera, si suole soddisfare or cieca, or violenta, or astuta, alterandosi co’ tempi e i popoli e gì’ individui ; ed era nel secolo del poeta la più tirannica fra le umane necessij;à ; e cospiravano in essa tutte le altre passioni : e. più nel suo cuore; perciò ch’ei per fede sentiva verità emanate dal Cielo a diffondersi e perpetuarsi sovra tutta la terra ’; e le riconci- liava alla filosofia de’ pagani; e insieme sentiva le sue di- savventure :

multoque in rebus acerbis Àcrim advertunt animos ad religionem •

e vedeva le tristissime condizioni d’Italia originate da’ dogmi adulterati per libidine d’oro e di regno da’ sacerdoti *. Così le facoltà tutte quante dell’ anima sua s’esercitavano simultanea- mente occupate a proteggere la religione dal pastorale con- giunto alla spada; ’ - disperatissima impresa. Pur ei vi s’ac- cinse, e vi perseverò finché visse, illuso da forti speranz^he gli eventi non tarderebbero a secondarla, e ch’ei non mor- rebbe innanzi d’esserne rimeritato.

XLII. Il che si fa manifesto segnatamente da’ versi intorno a’ quali vo discorrendo, e ch’ei di proposito contornò di pa- recchi altri, a significare come l’ impresa gli fosse stata com- messa da Dio. Iselle parole poema sagro ,

AL QUALB HA POSTO MA.NO E CIELO E TEKRA,

raddensa quant’ egli sino dalla prima Cantica non cessò mai di dire in più modi : - « Ch’ ei percorreva la valle dolorosa dell’ Inferno e il monte del Purgatorio *, a considerare la sto- ria degli errori, delle colpe e delle calamità della terra; e andava a interrogare la verità della sapienza eterna nel cielo; a fine di santificare i costumi, le leggi e la filosofia, e ri- durre a concordia il popolo cristiano, sacrificato nelle guerre civili all’ambizione avidissima de’ Pontefici *. » - Poco in- nanzi, e non molto dopo quel verso, ei risponde agli Apostoli intorno alla Fede, alla Speranza e alla Carità. Due critici eloquenti non vedendo a che mirino que’ nuovi quesiti, 1’ uno ne ride *, l’altro gli ascrive alla compiacenza del Poeta di en- trare nelle strette della dialettica, e vedere rinnovati in Cielo


1 Paradiso, XXIV, 406-109.

2 Paradiso, XXII, 88.

3 Purgatorio^ XVÌ, 107, VS.

4 Inferno. IV, 8; Purgatorio, XXXII, 99.103; Paradiso, XXVIL 138.

5 Paradiso, XXVII, 46, segg.

6 Mi^rian, Terso la Qne della sua Memoria intorno al Poema.— Mémoires de l’Acddemie de Berlin, an. 1780-84.