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188 DISCORSO SUL TESTO DEL POEMA DI DANTE.

giuramento d’altri, né suo. Onde gli eroi àeWIliade ogni qual- volta non giurino, ingannano crudelmente, e la scienza non li rimorde ; pur se combattono dopo un giuramento violato, non si sperano mai che vituperio e sconfitte *. I re d’ oggi , con formole non diverse d’imprecazione, giurano costituzioni a’ lor popoli, congiurando con le armi forestiere a mutarle; e la loro coscienza è giustificata nelle vittorie impetrate dal Dio degli eserciti. Dante, per l’autorità di san Paolo, misura i gradi di amore e di compassione, d’abborrimento e di crudeltà e di sup- plizj meritati da ogni mortale, secondo che più s’allontana dalla perfezione; e danna gli empj, anche innanzi che muoj ano; peiò che sì alti diritti si spettano ad ogni eletto che ha fede e buona coscienza. Anzi chi non s’attiene alla coscienza, fa naufragio nella fede, e deve essere mandato al Demonio, che gli insegni a non dir eresie. Vedi il testo qui a piedi *. Cosa intendesse precisa- mente l’Apostolo, l’appurarlo sarebbe studio perduto ; sì perchè le sue dottrine, per sé stesse oscurissime, furono scritte quasi a fine che ogni uomo potesse tirarle alle sue proprie opinioni; il che avvenne ; e sì perchè il Nuovo Testamento pare che fosse dettato innanzi tratto in latino , e tradotto nel greco che fu sempre riputato 1’ originale. Di ciò un pio ministro de’ Calvi- nisti Presbiteriani ha, da poco in qua, radunato minute ma connesse e infinite le prove ; né vedo che a’ dottissimi della Chiesa Anglicana, che gli contrastano, sia venuto ancor fatto di diradarle ’. Ma comunque siano state primamente scritte, è pur certo che sia per quelle epistole , sia per le speculazioni sovr’esse, la morale dell’Evangelo rimase in custodia della co- scienza, e della logica, e delle leggi degli uomini. Onde chiunque ebbe in sorte coscienza più confidente, e più teologica scienza, e più forza, si valse del patibolo, senza del quale niuna umana istituzione è obbedita.

LIT. La dottrina d’ardere gli uomini vivi, a punirli di sup- plicio che rassomigli al fuoco infernale, è antichissima. E come che la Riforma de’ primi Protestanti si chiamasse evangelica , fondasi tuttavia su gli oracoli di san Paolo ; e il carnefice Cal- vino sacrificò alla sua buona coscienza umane, vittime , come il carnefice san Domenico; e in secolo meno crudele. Ne’ primi anni dell’esilio del Poeta, le sette politiche reciprocamente si


i Biade, lih. VII, v. 350-354.

2 Habeiis fìdem et banani conscientiam. Quam quidam repellentes circa fideni naufraqavenint : ex qiiibas est Hymenaeus, et Alexander, quos tradidi Satanae ut discanl non blasphemare. — Timoih. Pr. I 19, 20.

3 Palaeoromaica etc. a provare: — che por conciliare le varie lezioni de’ testi delia Volgata Greca del Nuovo Testamento, e dare evidenza a moltissimi luogiii oscuri, è ragione a molti fenomeni inespiicaljill fino ad oggi a’ Critici della Scrittura, Inasterebbe l’ipotesi — « cho tutti i diversi codici greci, sono tradu- zioni e rilraduzioni dall’originale latino » — e lo prova; oude il libro è cu- rioso, se non utile; ma come gli altri di queste materie, riesce difflcillssimo a leggersi, e lungo. — London, Murray, 1S22.


DISCORSO