Pagina:Ultime lettere di Jacopo Ortis.djvu/362

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DISCORSO SUL TESTO DEL POEMA DI DANTE.

un Commento gli fu attribuito da molti ’. È chi lo vide , e ne cita alcuni frammenti; ma scarsi e brevissimi ^

CXC. Quante copie n’esistano, e di che antichità; e che me- riti e stile scopra l’ intero volume , non trovo chi ne faccia motto. Pur tanta e si antica è la confusione di tradizioni, di esagerazioni, e di sentenze di storici e d’antiquarj e di critici, che s’io m’avventurassi di riferirle, la mia nojosa fatica co- stringerebbe i curiosi di queste faccende alla conclusione, che il Commento di Jacopo Alighieri fu sino ad oggi — o trave- duto da chiunque lo lesse — o non veduto mai da veruno. Per l’errore solenne della storia letteraria di far tutt’ uno della prima e della seconda metà del secolo xiv ", s’accrebbe la con- fusione anche intorno alle notizie delle esposizioni primitive della Commedia. S’accrebbe anche perchè talun»da smemorato assegnò a Jacopo il nome di Francesco, di cui fra gli antichi non trovasi memoria né cenno: ^ e non per tanto l’esistenza del supposto figliuolo di Dante prevalse nel secolo xv , tanto che gli fu aggiudicata ogni cosa propria del vero; e rincre- scemi che ci cada anche Apostolo Zeno ", che intorno a Dante, ammiratore com’ ei pur n’ era, non pare che si togliesse né la decima parte delle brighe ch’ei pur durò per autorelli ed opu- scoli in tomba, de’ quali è merito l’ignorare che esistano. Al- cuni ricordi fra’ men intricati e più antichi intorno alle chiose anteriori all’età della stampa, stanno nell’edizione Nidobeatina. — Commentaios certe in ìianc Comoediam, wo?i ignoro admodum octo graves , ei eruditos viros , Franciscum (leggi Jacolum) in primis, deinde Petrum, Daniis filios, Jacohum laneum, Bono- niensem, Benvemitum Imoìannm Joannem Boccaccium, Fratrem Ricardurìi Carmélitam, Andr^eam Parthenopeium, et nostra (etate (scriveva nel 1477) Guinifort-um Parzizium, Bergomensem ®. Le chiose di Jacopo della Lana erano pubblicate sotto il nome di Benvenuto da Imola ’, scrittore più tardo di sessant’ anni , ricco d’ aneddoti nel suo Commento , ma credulo anche in una sua storia oggi dimenticata;" però al canto deìV Inferno , ti narra che Maometto era stato Cardinale di santa Chièsa. Esso, e il Boccaccio maestro suo , e Francesco da Buti, citato dagli Accademici nel Vocabolario , e quanti mai dopo la metà del secolo XIV lessero la Commedia nelle Università d’Itaha, s’hanno


1 Mehns, Vita Ambrosit, pag. 180; e gli autori citati nelle Memoìie per la Vita di Dante, pa-j. 40, e la nota 4. ..,.,. ,, ,

2 A Cvmment on the Divine Comedy, pag. 42, e talvolta altrove, ciiandolo; Biblioteca Laurenziana, Plut. XL cod. IO.

3 Ve i dietro, sez. XXXIII. . 4Tird>os(hi, Storia Letteraria, voi. V, pag. 499, e le opinioni recate dal

Pelli, Memorie per la Vita di Pkinte, pagg. 33, setrg., e le note. 5 Annotazioni al Fontanini, voi. I, pag,? 499300, Venezia, 1753. € Lettera dedicatoria al Marchese di Monferrato.

7 Muratori, Aiitiq. Hai., voi. I, Prolegomeni.

8 Tiraboschi, Stona Letteraria, voi. V, pag. 3i7.


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